MIDORI presenta il nuovo logo e la nuova immagine coordinata
di Martina Rini
Dopo anni contraddistinti soprattutto dal “fare” MIDORI ha sentito che era giunto il momento di dedicare anche tempo al “dire”. Al comunicare la propria attività in maniera più puntuale e articolata, rinnovando la propria immagine e quindi anche il logo.
Siamo lieti di presentarvi l’esito di questa operazione di restyling che inizia con il nuovo logo ma che prosegue interessando tutta la nostra immagine coordinata, cartacea e digitale.
Un restyling che trova il suo inizio tra le fila dell’Associazione.
In quest’ultimo anno, molti cambiamenti hanno caratterizzato la compagine associativa, molte persone si sono unite al gruppo come associati e come volontari; questi ultimi hanno messo a disposizione le loro competenze professionali e portato nuova linfa ad una pianta già caratterizzata da radici solide.
Nell’ottica di far crescere ancora di più l’Associazione, sempre ed esclusivamente a favore delle persone affette da Disturbi Alimentari e dei loro familiari, si è deciso di dare un segno tangibile al cambiamento.
Il nuovo logo vede il simbolo rinnovato, ispirato al precedente e sintetizzato in un’unica mano, tesa al dare e al ricevere.
Come font è stato scelto il Futura, un carattere tipografico senza grazie, progettato dal tipografo e grafico tedesco Paul Renner negli anni Venti del Novecento.
È un carattere di tipo lineare che deriva da caratteristiche proprie della progettazione del Bauhaus, quali equilibrio compositivo e costruttivismo.
MIDORI, in giapponese, significa verde 緑
Non un verde qualsiasi, chiaramente, ma un verde intenso, giovane e al verde della natura, come nel caso di 緑茶・りょくちゃ (ryokucha, tè verde) e 緑地・りょくち (ryokuchi, area verde).
È stato scelto quindi, come colore MIDORI, un verde intenso, in grado di trasmettere rilassatezza e tranquillità, oltre a sensazioni positive e rassicuranti.
Nell’insieme ne abbiamo conseguito un logo moderno, dinamico e solido, strettamente collegato agli obiettivi associativi e ai valori che vogliamo comunicare.