Al progetto Origami passaggio di testimone
Oggi vi facciamo conoscere Michela Artuzzi, psicologa e psicoterapeuta in formazione, che da agosto 2022 dona parte del suo tempo a Midori in qualità di volontaria su più attività.
Da questo settembre cambia ruolo e diventa ufficialmente una delle professioniste che operano per Midori in particolare all’interno del Progetto Origami e del Progetto Sabrina.
Michela si è resa gentilmente disponibile per rispondere ad alcune domande.. buona lettura!
Ciao Michela, grazie per la disponibilità!
Presentati e raccontaci una curiosità su di te
Ciao, sono Michela e di professione sono una psicologa. Mi definirei una persona curiosa e affascinata dal mondo che mi circonda; amo stare a contatto con le persone e rimanere affascinata dalle loro storie. Al contempo, spesso, sento la necessità di riconnettermi con me stessa ritagliandomi del tempo solo per e con me; questo, in più occasioni, mi ha aiutata, permettendomi di ascoltare i miei pensieri e le mie sensazioni.
Alla montagna preferisco di gran lunga il mare e alla confusione il silenzio specialmente quello delle prime ore della mattina; sono entrata in contatto con la psicologia nei primi anni della mia adolescenza e da subito ho capito che avrei voluto farne il mio lavoro.
Come hai conosciuto l’Associazione Midori?
Ho scoperto l’Associazione Midori attraverso l’esperienza di tirocinio professionalizzante della durata di un anno prevista dal mio percorso di studi che ho svolto presso il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Vicenza; sono entrata a farne parte dapprima come volontaria occupandomi dei progetti di sensibilizzazione svolti nelle scuole e del gruppo di Auto Mutuo Aiuto e, a oggi, come psicologa.
Il tuo percorso all’interno dell’Associazione si è evoluto, da volontaria a psicologa per i progetti dell’Associazione: come stai vivendo questo cambio di “ruolo”?
Sono molto felice di avere avuto questa opportunità perché credo molto nel ruolo che Midori ha nella nostra Vallata; il compito che mi è stato affidato è molto importante per cui cercherò di fare del mio meglio, portando la parte più vera e pura di me.
Inoltre, sono molto onorata di poter collaborare con altre colleghe, con le quali svolgiamo differenti attività all’interno dell’Associazione, ed è anche grazie a loro che mi sto formando e arricchendo sempre di più sia da un punto di vista professionale che personale.
Parliamo del progetto Origami: quale sarà il tuo impegno?
All’interno di questo progetto del quale sono onorata di fare parte vengono accolti genitori con figli con Disturbi del Comportamento Alimentare e che, proprio per il momento di vita che stanno affrontando, hanno desiderio e necessità di ricevere supporto e aiuto e confrontarsi con chi, come loro, sta combattendo contro questa malattia.
Proprio perché la malattia non colpisce solo chi ne soffre ma anche l’intero nucleo familiare, il mio ruolo di conduttrice del gruppo mi permette di pormi come osservatrice ed ascoltatrice, allo stesso modo, lascia spazio alla condivisione della mia esperienza di professionista nel settore.
Pensi che il progetto porterà dei buoni risultati alle persone coinvolte?
Credo che questo progetto possa essere un punto di incontro importante per familiari che spesso sentono il bisogno di esternare le loro preoccupazioni e cercare, per quanto possibile, risposte alle loro infinite domande.
All’interno del gruppo, infatti, vige la regola fondamentale dell’estremo rispetto e della massima riservatezza di quanto condiviso; credo sia per questo che molti di loro si sentono liberi e protetti nel condividere parti di vita personale che risultano essere utili e arricchenti per tutti coloro che vi partecipano e ascoltano, me compresa.
Cosa ne pensi dell’operato dell’Associazione a oggi?
Credo che Midori svolga un lavoro di estremo valore per la nostra comunità; i progetti che offre sono aperti ad un vasto pubblico e la grande partecipazione che riscuote ogni proposta dell’Associazione è significativa del bisogno che c’è di parlare e di arricchire le conoscenze rispetto a questi disturbi.
Un ultimo consiglio per l’Associazione Midori
Midori è nata con l’intento di aiutare l’Altro e riconoscerne il valore e, a oggi, dopo anni di operato, mi sento di dire che ha fatto enormi passi abbattendo molti dei pregiudizi e dei falsi miti rispetto ai Disturbi Alimentari.
Continuare a fare formazione con il personale scolastico, gli istruttori sportivi, gli educatori e le famiglie è fondamentale per crescere in una società accogliente e inclusiva oltre che non giudicante verso il prossimo.
L’obiettivo di Midori, infatti, è di abbattere i muri del pregiudizio e creare ponti che possano permettere il passaggio dalla non informazione alla conoscenza di tutto ciò che sono, e anche non sono, i Disturbi del Comportamento Alimentare.