Video_Nessuno si salva da solo – Convegno Nazionale
È stato pubblicato, nel canale YouTube del Coordinamento Nazionale DCA, il video integrale del Convegno online “Nessuno si salva da solo!” del 13 Marzo 2021.
È stato pubblicato, nel canale YouTube del Coordinamento Nazionale DCA, il video integrale del Convegno online “Nessuno si salva da solo!” del 13 Marzo 2021.
Il 20 marzo 2021, Antonella Cornale è stata intervistata da Radio Vicenza, per un approfondimento sull’impegno dell’Associazione e sui progetti – in corso e futuri – dell’associazione.
Coraggiosa l’iniziativa di organizzare un convegno in piena pandemia, con l’ansia dell’attesa delle vaccinazioni e del cambio dei colori di cui si sta dipingendo l’Italia a causa dei ricoveri in terapia intensiva, proposto da una ancor più coraggiosa associazione, il Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari. Si tratta di una organizzazione di volontariato di secondo livello nata nel 2014 dalla volontà di alcune associazioni di familiari, ex pazienti e professionisti che operano in spirito volontaristico e provenienti da diverse regioni Italiane che spaziano dal Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, alla Toscana, Lazio, e ancora nella parte bassa dello stivale, dalla Basilicata e dalla Puglia. I DCA sono disturbi con eziologia multifattoriale e trattamento multifattoriale con percorsi di cura articolati ed un costante monitoraggio degli esiti di trattamento e costi sostenibili. Un aspetto importantissimo è quello di integrare il trattamento sanitario e sociale in un continuum di interazioni con le agenzie del territorio, le ULSS, le scuole, il privato sociale, le associazioni dei familiari. Risulta così fondamentale promuovere la famiglia come una risorsa nel trattamento, così come importante evitare e prevenire i ricoveri ospedalieri soprattutto in età pediatrica. In quest’ottica le associazioni del Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari hanno cercato di identificare le criticità e i bisogni comuni, di unirsi quindi in un progetto condiviso da realizzare in tutto il territorio nazionale. Il Coordinamento Nazionale DCA si è dato la possibilità di fare in modo che si acceda al primo livello di cura in maniera sempre più precoce. La relazione del medico di famiglia con i propri assistiti si basa su una efficace comunicazione che tenga conto del disagio del paziente nella dimensione fisica, psicologica, sociale, culturale ed assistenziale. La facilità di accesso allo studio del medico di medicina generale, la familiarietà del paziente con l’ambiente e la comunicazione che si instaura con il medico di famiglia, costituiscono ottime premesse per identificare i soggetti a rischio di DCA e fare diagnosi precoce dei pazienti che già ne sono affetti, costituendo un fondamentale punto di osservazione epidemiologica e anello di collegamento tra specialisti e cittadini. Il Coordinamento Nazionale DCA ha ritenuto importante non lasciare i medici di famiglia e i pediatri soli a rispondere correttamente alle richieste di cura dei familiari e dei pazienti. Questo è il motivo che ha determinato la realizzazione di un opuscolo destinato proprio a loro, per facilitare il coinvolgimento attivo, efficace, importante nella cura dei DCA. L’opuscolo è stato realizzato generosamente, a più mani dai medici- specialisti, psicoterapeuti interni al Comitato scientifico del Coordinamento DCA in un formato editoriale semplice e di facile lettura anche se rigoroso nella stesura scientifica.
Il convegno “Nessuno si salva da solo” promosso dal Coordinamento Nazionale DCA, che si svolgerà in streaming il 13 marzo con l’apporto della AUSL di Parma, si propone di divulgare e presentare il Vademecum “Abbi cura di te. L’ABC dei disturbi alimentari – breve guida per Medici e Pediatri”. La data del 13 marzo non è casuale ma è stata scelta in occasione della X edizione della giornata del Fiocchetto Lilla che trova impegnate ogni anno le associazioni familiari con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi del comportamento alimentare. Il convegno diretto in prima battuta ai MMG e pediatri avrà tra i relatori gli esperti che hanno contribuito a redigere il vademecum. Protagoniste non meno importanti saranno le Associazioni dei familiari e operatori (Nutrimente, Fenice FVG, sulleAlidelleMenti, Fondazione CEIS, Fanep, Fenice, Margherita Fenice, Midori, L’Abbraccio, La Crisalide Lilla, La Vita oltre lo specchio, Associazione Coraggio, Associazione Cibiamoci, Cooperativa Anthropos, 10Magnitudolifedca, Associazione Cibo & Gioia, Associazione Puntoeacapo) la cui esperienza di condivisione del problema sarà fondamentale per interrogare i tecnici sulle buone pratiche e possibili sviluppi. Si svolgerà nell’arco della mattinata a partire dalle ore 9 per concludersi alle ore 13.30. L’apertura e la chiusura del convegno saranno siglate da due presidenti di Associazioni: Maddalena Patrizia Cappelletto, responsabile di La Vita oltre lo specchio della regione Toscana e attuale presidente del Coordinamento nazionale DCA e Stefano Bertomoro – pastpresident del Coordinamento e responsabile della associazione Fenice Odv di Portogruaro.
Nella prima parte, introduttiva e di inquadramento generale, L’ABC dei DCA, un supporto per MMG e PLS, il ruolo delle associazioni e dei familiari, interverranno la Presidente del Coordinamento Maddalena Patrizia Cappelletto, il Dr. Pierantonio Muzzetto, Presidente dell’Ordine dei medici di Parma, il Dr. Pierandrea Salvo, psichiatra, responsabile della casa di cura veneta per i dca La Casa delle Farfalle e coordinatore del Comitato Scientifico, la dr.ssa Chiara De Panfilis, responsabile dei dca dell’Azienda Usl di Parma, il dottor Mario Scali, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Parma ed il dottor Ferrari, Medico internista dell’AO di Parma. Partiranno quindi tre sessioni condotte da prestigiosi relatori, tra i maggiori specialisti competenti in materia di DCA e componenti il comitato scientifico del Coordinamento, nonché redattori della Guida “Abbi cura di te”. Il dottor Giovanni Abbate Daga e la Dott.ssa Sara Bertelli spiegheranno cosa sono i Disturbi Alimentari, come sono e come riconoscerli. Nella seconda sessione il dottor Stefano Vicari, la dott.ssa Valeria Zanna e il dottor Giovanni Gravina relazioneranno sui Disturbi Alimentari in età evolutiva e il compito per i medici e i pediatri. Nella terza sessione il dottor Walter Milano e il dottor Gianfranco Bruschi parleranno de i DA, i livelli di cura e dove curare i Disturbi Alimentari, il colloquio breve con pazienti e genitori.
Nell’ ultima parte del convegno – non certo ultima come importanza – si svolgerà la tavola rotonda dei relatori che risponderanno alle domande elaborate dalle Associazioni e dai familiari, condotta da Antonella Cornale (Midori-Veneto) e Roberto Berselli (Fondazione Ceis – Emilia Romagna).
Infatti, caratteristica fondamentale della giornata, che rispecchia anche il titolo del convegno ”Nessuno si salva da solo” è quella di avere le Associazioni che compongono il Coordinamento nazionale protagoniste, anche nelle sessioni che precedono la terza parte: saranno infatti i presidenti delle associazioni DCA: Stefano Bertomoro, Giusepina Poletti, Simona Simone, Francesca Angelini, i discussant alla fine di ogni sessione. Altro aspetto che rende questo Convegno speciale è la partecipazione di testimonial, i cantanti Silvia Mezzanotte, molto conosciuta al grande pubblico come storica voce dei Matia Bazar, e il giovanissimo Emanuele Conte, autore di una canzone sui disturbi alimentari, al fine di avere anche una presa importante sul pubblico giovanile.
Il convegno è accreditabile per 6 ECM a favore di operatori sanitari e socio sanitari.
Il significato di “Nessuno si salva da solo” è nella mission del Coordinamento nazionale DCA: il tentativo di provare ad accorciare le distanze tra le persone e la malattia, perché ciascuno possa sentirsi parte di una rete di prevenzione, sostegno e cura, e fare la propria parte, secondo il ruolo che gli compete.
Per questo è necessario il pieno coinvolgimento di queste figure di operatori per l’intercettazione dei prodromi della malattia, la diagnosi precoce e il pronto orientamento verso i centri di cura multidisciplinari.
Il Convegno si svolgerà in occasione della X Edizione della giornata del Fiocchetto Lilla, e sarà accreditabile con crediti ECM.
In fondo, alleghiamo il programma e la locandina scaricabili.
A tutti gli operatori che parteciperanno verrà spedita al termine dell’Evento la Guida in formato cartaceo
Vi preghiamo vivamente di condividere e sostenere la nostra iniziativa: solo così, con la collaborazione e partecipazione di tutti, anche Vostra, potremmo uscire insieme dai disturbi alimentari.
Perché, come recita il titolo del nostro Convegno “Nessuno si salva da solo”
Grazie di cuore
Associazione Midori
Coordinamento Nazionale DCA
Prosegue la campagna Associativa 2021 di Midori.
Se vuoi entrare a far parte dell’Associazione Midori e aiutarci a perseguire i nostri obiettivi, puoi farlo come:
– Associato Ordinario (quota associativa di 20,00 euro)
– Associato Sostenitore (quota associativa libera, importo superiore a 5,00 euro)
In entrambi i casi è sufficiente compilare il form di adesione
Il versamento della quota può essere effettuato con le modalità solite (bonifico bancario o pagamento diretto presso gli sportelli d’Ascolto) oppure con la novità di quest’anno!! Satispay (direttamente dal pulsante qui sotto o attraverso l’applicazione)
Il progetto, ideato e finanziato dall’Associazione Midori, è nato dalla necessità di rendere più accogliente e funzionale lo spazio del nuovo Day Hospital che da novembre 2019 è incardinato nella nuova sede del Centro Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Pur rinnovato rispetto al precedente e organizzato secondo gli standard ospedalieri, il DH si presentava piuttosto freddo e impersonale.
È un Day Hospital dedicato a chi, soffrendo di disturbi del comportamento alimentare, necessita di cure ed assistenza semi residenziale. Per il 90% si tratta di ragazze tra i 15 e i 18 anni che, in regime di ricovero, trascorrono dalle 4 alle 8 ore al giorno in questa struttura, anche per molti mesi.
La loro riabilitazione alimentare si compone anche di attività extra sanitarie, come la didattica, le occupazioni creative di tipo manuale e il riposo. Midori si è voluta concentrare sul rendere il più possibile confortevole e armonioso l’ambiente in cui si svolgono queste attività.
All’ingresso, è stato ricavato uno spazio colorato e attrezzato, dove appendere le giacche e posare borse e zaini. Sulla parete del corridoio principale, all’illustratrice Dafne Francesca Vignaga è stato affidato il compito di realizzare un murales che rappresenti il viaggio (come simbolicamente lo è quello delle pazienti verso la guarigione).
Per approfondire, si può leggere l’intervista presente nel sito (cliccare qui)
La zona studio è stata arredata con scrivanie su misura e librerie funzionali, la zona relax presenta un comodo divano e tavolini e, nella zona laboratorio, ampie scaffalature contengono il necessario per i lavori manuali.
L’architetto Alessandro Carboniero ha curato il progetto e seguito i lavori, in collaborazione con lo Studio di Architettura Brombini e Saccardo di Vicenza. Con entusiasmo e piena generosità si sono dedicati a questa delicata trasformazione, ricevendo in cambio la sola, enorme soddisfazione di sapere le ospiti a proprio agio.
Parti fondamentali dell’ingranaggio sono stati anche gli artigiani e i fornitori coinvolti, che con grande disponibilità hanno adattato i loro tempi alle necessità di funzionamento del Centro e hanno fatto il massimo per ridurre al minimo i loro costi.
L’intero importo dei lavori è stato finanziato con il ricavato della Raccolta Fondi Aiutaci a colorare la vita dei nostri ragazzi, condotta dall’Associazione nel 2019.
Grazie alla generosità di tantissime persone sono stati raccolti quasi 7.000 euro, a cui si sono aggiunti altri 4.000, prezioso contributo della Fondazione San Bortolo di Vicenza.
Per l’Associazione Midori, il compimento di questo ambizioso progetto rappresenta un fondamentale tassello che va ad aggiungersi agli altri, già conclusi o in corso d’opera, sempre destinati a migliorare la vita delle persone che soffrono di Disturbi dei Comportamenti Alimentari e delle loro famiglie.
Tra Francesca Dafne Vignaga (autrice del murale nel CDA di Vicenza) e la Stamperia Busato è sorta un’ulteriore collaborazione, sempre nell’ottica di dare un contributo per sostenere l’attività di Midori.
di Martina Rini
Francesca Dafne Vignaga è un’illustratrice, un’autentica illustratrice.
Nel senso che non si limita a rappresentare visivamente un testo o una storia, nei ritagli del suo tempo.
Non reinterpreta lo stile di un altro illustratore o adatta il suo linguaggio alle esigenze di un editore, di un committente. Dafne vive per e con le sue illustrazioni, traducendo il mondo attraverso un personalissimo linguaggio.
Se la incontri di persona o semplicemente vedi una sua fotografia, intuisci quanta continuità ci sia tra lei e il suo lavoro, quest’ultimo concordemente descritto come un “tripudio di segni delicati racchiudenti una grande forza, una profonda emozione“.
Per l’Associazione Midori, Dafne ha realizzato un murale, nella parete del corridoio centrale dell’Area Ricovero Diurno del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare, presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza.
Inaugurata il 16 Dicembre 2019, la nuova sede offre spazi adeguati alle visite ambulatoriali ed al day-hospital. Alcune ragazze e ragazzi vi passano mediamente dalle quattro alle otto ore al giorno, spesso per molti mesi, inevitabilmente questi spazi diventano una sorta di seconda casa anche per le loro famiglie.
È constatato che ambienti di cura sereni e ospitali favoriscono uno stato mentale positivo, che si traduce in vitalità ed energia nell’affrontare al meglio il percorso di guarigione. Per questo motivo, particolare attenzione bisogna dedicarla al colore oltre che all’arredo in quanto – come sosteneva il progettista Frank Mahnke – il colore non può essere considerato soltanto una questione di arte e bellezza o un semplice elemento decorativo, ma ha una vera e propria funzione se finalizzato al benessere ambientale, poiché coinvolge fattori umani e psicologici.
Forte di questa convinzione, Midori ha lanciato una raccolta fondi sul web nell’ottobre 2019 – per l’acquisto di arredi, attrezzature tecnologiche e la realizzazione di un murale – raggiungendo in breve tempo la cifra di 7.000 euro, a cui se ne sono aggiunti altri 4.000 grazie al sostegno della Fondazione San Bortolo.
Tra i cinque artisti invitati da Midori a presentare una proposta per il murale, quella di Dafne Vignaga è risultata la più idonea.
Il murale rappresenta una ragazza seduta in una barca, dalle cui mani escono fiori colorati.
Dafne, com’è stata la sua esperienza di lavorare al Centro per i DCA?
È stata un’esperienza serena, appagante e arricchente.
Sono stata molto felice di non lavorare racchiusa tra le mura del mio studio, in solitudine. Ho impiegato una decina di giorni per completare il murale che misura circa quattro metri e mezzo per due di altezza. Giorni trascorsi in compagnia delle ospiti, del personale e dei medici del Centro.
Ogni tratto del mio lavoro ha preso forma sotto gli occhi di tante persone, soprattutto di quelle che poi avrebbero dovuto conviverci per buona parte delle loro giornate.
Mi ha fatto piacere condividere il mio progetto con le ragazze ricoverate al Centro prima di iniziare il lavoro, per ascoltare il loro pensiero a riguardo Ne è scaturito un confronto costruttivo che ha fatto sì che l’opera crescesse in piena armonia.
La scelta di non incorniciare il murale, non definirgli dei limiti, è stata decisa con le ragazze, per togliere i confini netti all’immagine e permettere magari in un secondo momento di ampliarlo nei muri adiacenti.
Tecnicamente, come si lavora a un’opera così grande?
Non è facile lavorare su un’ampia dimensione perchè la parete scelta si trova in un corridoio e non c’è possibilità di vedere l’immagine da lontano nella sua interezza. Comunque sia, con le dovute accortezze, definendo e tracciando le proporzioni di massima, ho proseguito con i vari elementi. Amo dedicarmi ai dettagli, a volte in maniera quasi maniacale. Ogni piccolo segno concorre nel creare un’immagine armonica nel suo insieme.
Restando in tema di particolari, perché il soggetto del murale ha gli occhi chiusi e non ha la bocca?
Tenere gli occhi chiusi ci permette di “ascoltare” meglio le emozioni. “Ascoltare fortemente” le emozioni è una caratteristica primaria delle persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare, per me era fondamentale evidenziarlo. È una particolarità che può rappresentare un autentico disastro quando non la sai gestire, ma può trasformarsi in un punto di grande forza se impari i codici.
C’è poi la questione della bocca…
Quando ho sottoposto il bozzetto a Midori, la ragazza rappresentata non aveva la bocca. Non riuscivo a darle una forma, mi bloccavo in continuazione. Ho deciso che l’avrei disegnata per ultima, ma quando è arrivato il momento qualcosa mi ha frenata e ho deciso che l’avrei presentato così, senza nessuna bocca, ne avrei discusso in seguito con le ragazze, per capire cosa ne pensassero. Mi ha colpito molto il fatto che tutte fossero concordi e molto decise sul fatto di non disegnarla affatto.
La ragazza sulla barca “parla” attraverso le sue mani, attraverso una natura viva e colorata che esce da lei e che, per chi sa “ascoltare”, racchiude molti significati.
I fiori, le foglie, gli animali sono elementi tipici delle sue opere. Che rapporto ha con essi?
Io mi definisco una persona selvatica. Vivo il più possibile a contatto con la natura. Ho un rapporto molto forte con terra, alberi, fiori, animali e insetti… E’ il mondo che amo di più, quello che preferisco e quello che scelgo di rappresentare perché ogni giorno mi stupisce per la sua armonia, per la sua forza, nella sua totalità e nei suoi dettagli microscopici e straordinari.
Nel murale ho scelto di inserire i fiori che preferisco, quasi tutti sono fiori presenti nel mio giardino. Altri sono fiori di campo, i più semplici, per me i più belli.
Cosa prova quando immagina la sua opera nella quotidianità del Centro?
Mi piace pensare che il mio lavoro possa contribuire a rendere più colorate le giornate grigie, che possa dare un respiro luminoso, magari un po’ di magia.
L’ho creato sorridendo e con il cuore sereno. Spero che oltre all’opera tangibile, un po’ di questa intenzione possa arrivare a destinazione.
Crede che l’arte e il colore possano influenzare il benessere delle persone? Che promuovere anche l’illustrazione, nelle strutture ospedaliere, possa favorire occasioni di riflessione e di serenità?
Credo fortemente che l’Arte in tutte le sue forme – dalla pittura alla musica, al teatro etc – sia fortemente terapeutica. Ha un canale di comunicazione diretto con la nostra anima, con la nostra parte istintiva, spontanea, libera, autentica.
L’arte, con l’armonia che può generare, può curare molto più di quel che si pensi. Ne sono assolutamente convinta e credo bisognerebbe promuoverla in ogni ambito.
L’illustrazione è il mezzo che per il momento considero più adatto a me perchè trovo grande ispirazione nelle parole. Le parole sono magiche (anche se spesso le diamo per scontate), possono offrire grandi possibilità espressive e favorire ponti di comunicazione inaspettati, anche con le nostre parti d’ombra.
Cliccare sulla galleria per visionare le immagini
di Martina Rini
La nuova sede del Centro Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza ha la particolarità di avere un piccolo quadrato di verde a disposizione, un piccolo angolo di intimità e quiete. È previsto l’inserimento di piante e fiori perché, oltre a rendere più piacevole l’ambiente, questa presenza di natura permetterà alle pazienti di cimentarsi in percorsi di rieducazione alimentare davvero immersivi.
Il progetto di ORTOTERAPIA – inteso come insieme di pratiche orticolturiali, di giardinaggio e composizioni floreali come strumenti terapeutico riabilitativi e psicopedagogici – prevede un ciclo di interventi che comprendono attività teorica e pratica con piante di fiori.
L’attività svolta all’aperto permetterà alle giovani pazienti di beneficiare di un ristoro mentale dalle attività stressanti legate ai percorsi di cura.
In collaborazione con il Garden Filippi di Vicenza, in particolar modo con la signora Giovanna, il progetto è in corso, per alcune ospiti del Day Hospital del Centro. Fiori, foglie, nastri colorati sono stati i protagonisti di alcune ore delle giornate
Al piacere di imparare le basi di un’arte antica si è aggiunto quello emotivo di realizzare qualcosa (di bello!) con le proprie mani.
ORTOTERAPIA fa parte del progetto Fantastici Cambia-menti ed è stato sostenuto grazie al Bando “Servizi di Prossimità 2019” di Fondazione Cariverona.
Associazione MIDORI
Via Ponte Garzaro 48/A – VALDAGNO (VI)
Codice Fiscale 94015500245
Tel. +39 347 9634036
info@associazione-midori.it
midori@pec.csv-vicenza.it
Iscrizione RUNTS al n. 55215 (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore)
Segui questi link per informazioni utili sui disturbi dell’alimentazione:
Ministero della Salute – DCA
Disturbi alimentari – Veneto
Centro Provinciale per DCA ULSS 8 Berica
Ambulatori DCA – Distretto 1 e 2 – ULSS 7 Pedemontana
Società Italiana per lo Studio dei Comportamenti Alimentari
Coordinamento Nazionale DCA
BEAT – UK Eating Disorder Charity
NEDA – USA National Eating Disorders Association
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