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Convegno “I_m_perfetto” – Roma

Grazie infinite all’Onorevole Martina Semenzato che martedì 16 maggio nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera ha organizzato questo importante momento di confronto con le istituzioni, i testimonial e le associazioni di familiari, per parlare di body shaming e disturbi del comportamento alimentare.

Noi di Midori come le altre associazioni afferenti al Coordinamento Nazionale, siamo stati rappresentati dalla Presidente Avv.to Maddalena Patrizia Cappelletto.

Portare la voce delle famiglie a chi ha la responsabilità/possibilità di promuovere leggi a favore di miglioramenti nelle cure e nei servizi, per chi ogni giorno lotta contro i disturbi alimentari, è uno dei più grandi compiti del Coordinamento Nazionale, ed in questa occasione è stato fatto in sinergia con Consult@noi.

Noi genitori di Midori, crediamo sempre di più nel valore della condivisione delle idee e dell’alleanza, per questo non smetteremo mai di tessere relazioni, perché siamo convinti che in un futuro non molto lontano, di queste patologie se ne parlerà senza vergogna e senza stigma

Intervista a Barbara Gamba – L’impatto umano sul sociale di BCC Verona e Vicenza

Quando Antonella mi ha chiesto di intervistare la rappresentante di una banca, mi sono chiesta come mi ci sarei rapportata.

Ho sempre pensato alla banca come un luogo focalizzato sulla materia, emotivamente distante. E io che se non sento calore in ogni rapporto sto scomoda, come sarei entrata in relazione con qualcuno che rappresentava una banca? E come sarei riuscita ad abbinarla a quella cura, dedizione e sfumatura tenue che è Midori per me.

Poi ho fatto il numero che mi aveva dato Antonella… e mi ha risposto Barbara.
Barbara Gamba è la responsabile dell’ufficio soci di Banca BCC di Verona e Vicenza, ed è senza dubbio uno di quegli esseri umani che ti fa sentire a tuo agio.

La Banca BCC è una banca di credito cooperativo, questo significa che l’attenzione al volontariato e l’impegno sociale sono inscritti nel suo stesso DNA.

Mi ha stupito sentire Barbara spiegarmi come l’articolo numero 2 del loro statuto ha la missione di migliorare le condizioni sociali ed economiche del territorio dove la banca opera.
Insomma, questa banca non è un gelido custode di risparmi, bensì una entità che ha un impatto umano sul sociale.

Ho dovuto farmi spiegare i passaggi piccoli, quelli che mi aiutano a mettere a fuoco come le cose succedono per davvero. Barbara me li ha spiegati tutti con dedizione, per farmeli capire sia nella pratica che nel valore intrinseco.

Dunque: la banca è fatta di persone, e a me questa frase era sempre suonata uno slogan vuoto. Ecco, Barbara lo ha riempito.
Da oltre 15 anni è alla guida del dipartimento soci, composto da 4 persone che attraverso precise competenze si occupano di curare i rapporti della banca con il territorio.

Lo fanno organizzando azioni chiare ed efficaci come andare nelle scuole per insegnare la sicurezza stradale, sensibilizzare sulle tematiche ambientali e supportare realtà virtuose, specializzate in diversi ambiti. Midori è una di queste realtà.
Barbara ci ha tenuto tanto a trasmettermi come la riuscita di questa missione buona possa avvenire solo grazie a una grande sinergia, che include TUTTE le persone che lavorano in Banca BCC, e di cui lei e il suo team sono un ingranaggio.

L’incontro tra Barbara e Antonella si è realizzato grazie all’ esperienza diretta di un collega, che era entrato in contatto con Midori. Da subito Barbara e il suo team hanno compreso il valore dell’associazione e quanto fosse tangibile l’aiuto che Midori dava a chi aveva a che fare con i disturbi alimentari, e con la loro dolorosa complessità.
Hanno segnalato Midori alla direzione e da quel giorno del 2016, Banca BCC supporta costantemente Midori con piccoli contributi e prendendosi carico della realizzazione di tutti i materiali divulgativi.

Quest’anno Banca BCC ha anche inaugurato un premio speciale per le associazioni che più hanno fatto la differenza.

Il primo premio è andato a Midori. La cerimonia di premiazione, mi ha raccontato Barbara, è stata una occasione preziosa per dare vita a un incontro umano tra chi conduce le associazioni di volontariato e i soci della banca. Una occasione anche perché la dimensione “di persona” è ormai sempre più rara.

Antonella mi aveva detto di quanto si fosse sentita in soggezione all’idea di entrare in un ambiente lontano dalla sua confort zone per parlare con i soci di una banca.

Mi ha stupito sentire che Barbara aveva provato la stessa emozione nell’incontrare Antonella, e che per entrambe invece si era istaurata subito una sinergia capace di appianare l’ansia ed esaltare la positività.

Questo incontro è stato molto utile per i soci, mi ha poi detto Barbara, perché ha spostato i punti di vista e aperto uno sguardo emotivo.

C’è una dimensione che accomuna tutti: è quella delle relazioni e delle esperienze umane. Ognuno di noi tocca con le proprie mani le difficolta che ci attraversano e quelle che a volte catturano i nostri cari. Sia che la mattina entriamo in una banca, in una scuola, in un supermercato o un teatro, abbiamo tutti lo stesso luogo dove torniamo la sera: la nostra casa. Ed è di quella casa e delle persone che la popolano che desideriamo prenderci cura; augurandoci che esista una rete esterna di ascolto e supporto, capace di entrare in azione quando non possiamo farcela da soli. Banca BCC è parte di questa rete.

Grazie Barbara, mi è piaciuto parlare con te, mi hai regalato un calore che non mi aspettavo.

Articolo redatto da Angelica Vincenzi

XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare – Le iniziative dell’Associazione Midori

L’Associazione Midori, da inizio marzo, ha organizzato numerose iniziative in occasione della XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Scopriamo insieme le attività che ha proposto!

02 marzo 2023 – serata di sensibilizzazione per l’Ordine dei farmacisti di Vicenza

La serata è stata dedicata esclusivamente ai farmacisti dell’Ordine dei Farmacisti di Vicenza e ha visto la partecipazione attiva di numerosi professionisti.

Durante l’intervento si è creata una bella atmosfera partecipata e di collaborazione di rete. Il Presidente dell’Ordine ha confermato che l’incontro è stato molto apprezzato per la sensibilità delle volontarie, che per l’alto livello delle relazioni.

L’augurio comune è che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione!

15 marzo 2023 – Informagiovani e FaberBox di Schio

In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla sono stati distribuiti dai volontari del al Faber Box del Comune di Schio i fiocchetti lilla.
Le persone potevano indossarli, portarli in famiglia o donarli a un amico, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sui disturbi del comportamento alimentare.

Per saperne di più sull’iniziativa, leggi questo articolo!

Le volontarie di Midori distribuiscono i fiocchetti lilla e segnalibri

Le nostre volontarie hanno distribuito fiocchetti lilla in molti luoghi a Vicenza e provincia e i segnalibri come omaggio alle pazienti del Centro Provinciale dei Disturbi Alimentari.
Dove?

Siamo stati presenti a:
– Centro provinciale per i DCA di Vicenza
– FaberBox di Comune di Schio
– Biblioteca Civica Bertoliana
– Provveditorato di Vicenza
– Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola secondaria di primo grado A. Frank IC1 Montecchio Maggiore
– Comune di Montecchio Maggiore
– Farmacia Bressan Montecchio Maggiore
– Farmacia Bartolotta di Valdagno

Provveditorato di Vicenza

Comune di Montecchio Maggiore

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore

Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore

Farmacia Bartolotta di Valdagno

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

FaberBox di Comune di Schio

Biblioteca Civica Bertoliana

17 marzo 2023 – Ascoltare tra le righe

Serata di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare che si è svolta a Caldogno con focus sulle scuole.

La partecipazione è stata elevata, soprattutto per la presenza di molti docenti, oltre che di familiari. La sensibilità dimostrata da questa amministrazione e dirigenza scolastica, ci fa ben sperare in quanto fare rete per noi è proprio questo, cioè metterci assieme per unire le forze a beneficio dei ragazzi.

Un grande grazie a tutti i partecipanti, i professionisti coinvolti e in particolare all’Assessore all’istruzione del Comune di Caldogno Rita Franco e al Dirigente Scolastico Agostino Masolo per aver reso possibile la serata!

La Dott.ssa Sala e il Dott. Munno del Centro provinciale DCA si raccontano

La Dott.ssa Alessandra Sala, dirigente medico psichiatra, responsabile del Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso di Vicenza e il Dott. Vincenzo Munno, dirigente medico endocrinologo, referente medico del Day Hospital del Centro disturbi alimentari, ci raccontano il loro impegno quotidiano e la collaborazione con la nostra Associazione nel progetto finanziato dalla Chiesa Valdese.

Buongiorno Dott.ssa Sala e Dott. Munno, grazie per il vostro tempo!

Quanto conta la collaborazione con l’Associazione Midori per il Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso?

Quella con l’Associazione Midori è una collaborazione fondamentale per il nostro Centro.

L’Associazione rientra tra quelle riconosciute dal Dipartimento di Salute Mentale e come tale partecipa all’Assemblea del Dipartimento. Entra inoltre a far parte del tavolo Regionale sui disturbi alimentari a cui il Centro a sua volta aderisce.

L’Associazione si pone come interfaccia tra utenti, famiglie e Servizio, diventando punto di riferimento per quei familiari che nel lunghi percorsi di cura di un loro caro necessitano di supporto, incoraggiamento, informazioni, ecc..

Essere sostenuti da altri familiari “esperti” può fare la differenza e questo tipo di supporto va ad integrarsi e completare gli interventi specifici che vengono forniti dai Centri di cura ai familiari (percorsi psicoeducativi, trattamenti familiari o individuali ecc..).

L’associazione è uno sostegno e allo stesso tempo uno stimolo alle iniziative del Centro.

Il sostegno è diretto e indiretto, nel primo caso perché finanzia progetti e attività che vengono effettuate al Centro.

Midori è stata in particolare molto utile nel sostenere i costi non previsti dall’Azienda Aulss, ma importanti nel percorso riabilitativo dell’utenza (ad esempio per attività come yoga, arte terapia, pet terapy, musicoterapia).

Indirettamente ci sostiene invece seguendo lo sviluppo del Centro e le sue attività, dando feed-back sia alla Direzione Aulss che alla stampa, valorizzando e informando familiari e cittadini sul funzionamento del Centro e in generale sui percorsi di cura per questi disturbi.

Questa collaborazione si è sviluppata anche con attività più specifiche di informazione ed educazione rivolte alla popolazione, o a specifici target: conferenze, incontri aperti al pubblico generale, oppure progetti educativi e preventivi per studenti, insegnanti ecc,

Infine l’associazione è uno stimolo nell’indicare lacune o nel raccogliere la domanda degli utenti, nonché nell’evidenziare nuovi bisogni: di qui lo stimolo a lavorare su nuovi progetti ad esempio quelli rivolti alle scuole, l’attività per i fratelli, l’attività a domicilio, ecc.

Tra gli altri progetti, avete potuto beneficiare attraverso l’Associazione Midori del sostegno della Chiesa Valdese. Ci potete raccontare quali sono le attività che sono state rese possibili grazie a questi fondi?

Il trattamento dei gravi disturbi dell’alimentazione, particolarmente l’Anoressia nervosa e la Bulimia nervosa necessita di interventi multidisciplinari e diversi livelli di cura.

Il trattamento ambulatoriale è il primo e il preferibile quando le condizioni cliniche lo permettono mentre i livelli più intensivi di ricovero semiresidenziale in day hospital o residenziale si rendono necessari nei casi più gravi.

In particolare sono più a rischio per possibili ricadute i periodi successivi alla conclusione dei trattamenti più intensivi.

Per questo motivo abbiamo realizzato un intervento specifico di assistenza con terapeuti specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari “a domicilio”, rivolto soprattutto agli utenti al termine del trattamento riabilitativo semiresidenziale in day hospital e, in casi selezionati, agli utenti in attesa di iniziare il trattamento riabilitativo in day hospital.

Questo intervento “a domicilio” ha avuto lo scopo di supportare l’utente nell’ambito del suo contesto familiare.

Avete riscontrato dei miglioramenti o un impatto positivo?

Sono stati effettuati incontri di preparazione sia con gli utenti che con i genitori per presentare il progetto e degli incontri settimanali di intervento in base alla gravità.

Possiamo dire di aver avuto un riscontro decisamente positivo, sia per la riduzione delle ricadute nel periodo successivo alla conclusione dei ricoveri riabilitativi che per l’attenuazione del peggioramento nella fase preparatoria al ricovero in day hospital.

Quali sono i professionisti che sono stati coinvolti oltre a voi?

Gli interventi “a domicilio” sono stati attuati con due figure professionali, una psicologa e una dietista formate e specializzate nel trattamento dei disturbi alimentari con la supervisione e il coordinamento medico, focalizzando l’attività sull’osservazione e il supporto nella gestione dei pasti in questi contesti e mirando ad una più funzionale competenza anche dei familiari presenti (genitori, fratelli, sorelle, nonni).

Come sono cambiati, secondo la vostra esperienza, l’approccio e la conoscenza ai DCA in questi anni?

I disturbi alimentari sono patologie complesse e multifattoriali; sappiamo che per manifestarsi necessitano di una serie di condizioni favorenti, genetiche, familiari, sociali e biologiche.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito non solo ad espressioni della malattia quasi sconosciute in passato (basti pensare ai disturbi che oggi definiamo ortoressia e vigoressia) ma anche alla progressiva precocità dell’età di esordio anche delle malattie più gravi come l’anoressia nervosa o all’aumento di queste malattie nei soggetti di genere maschile.

Le nuove conoscenze in ambito scientifico e una sempre maggiore sensibilizzazione su queste malattie ha permesso di strutturare dei trattamenti sempre più efficaci e tra i tanti ci piace sottolinearne uno che si è dimostrato particolarmente utile, il coinvolgimento dei familiari nella terapia.

Infatti, la ricerca ha dimostrato i vantaggi delle tecniche terapeutiche familiari, dei trattamenti basati sulla famiglia e del coinvolgimento attivo dei familiari quale risorsa indispensabile nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.

Infine, per i cambiamenti nella società negli ultimi decenni, che hanno progressivamente ridotto il tradizionale sostegno una volta offerto da conoscenti e familiari, rivestono sempre più importanza forme alternative di aiuto reciproco come ad esempio i gruppi di auto-aiuto.

Cosa potrebbe fare l’Associazione Midori per migliorare la sensibilizzazione e la conoscenza di queste patologie?

Se parliamo dell’informazione in generale in questi anni si è assistito a un notevole aumento di interesse su queste tematiche, con utilizzo di modalità di comunicazione di maggior impatto sul grande pubblico (docufilm in tv, utilizzo dei social, ecc..).

Non sempre purtroppo le informazioni veicolate sono corrette e può esserci il rischio di impattare in modo negativo sulla popolazione giovanile (ad esempio stimolando comportamenti di imitazione), ma sicuramente c’è una conoscenza maggiore del problema con diminuzione dello stigma e maggiore possibilità di arrivare a chiedere aiuto in tempi brevi.

Se parliamo invece delle conoscenze nel mondo scientifico, si è verificato negli ultimi anni un trend di crescita per quanto concerne il lavoro di ricerca e di studio in questo campo: sappiamo di più sulle basi genetiche e biologiche dei disturbi, ma anche quali sono gli approcci di cura con maggiori evidenze scientifiche.

Tutto ciò è recepito da linee guida e protocolli, sia a livello di società scientifiche che per quanto riguarda le legislazioni nazionali e regionali (vedi il recente il PTDA della Regione Veneto).

Un consiglio a tutte le volontarie dell’Associazione Midori

Direi di continuare quello che sta già facendo!

Il lavoro dell’Associazione degli ultimi anni, le iniziative pubbliche come il Forum, le conferenze e pubblicazioni hanno certamente contribuito a migliorare la conoscenza del problema a livello locale, presso la popolazione generale, ma anche in chi può trovarsi più direttamente coinvolto nei percorsi di cura (famiglie, insegnanti, gli stessi operatori sanitari), abbassando lo stigma e l’isolamento in cui utenti e familiari in passato si sono trovati.

C’è sicuramente ancora molto da fare a livello politico/amministrativo, in quanto le risorse destinate alla cura restano inferiori alle necessità, specie tenendo conto che dell’aumento di richieste verificatesi degli ultimi anni e del cambiamento di tipologia dell’utenza (abbassamento dell’età di esordio, multiproblematicità dei casi in trattamento, ecc…).

Infine è fondamentale che le associazioni sostengano progetti di ricerca e tengano vivo l’interesse dei media, perché non considerino questo argomento una “moda” passeggera, ma a loro volta stimolino le istituzioni a occuparsi del problema.

Il consiglio ai volontari e volontarie Midori è di tenere vivo l’entusiasmo che li caratterizza e la solidarietà e la vicinanza che esprimono a chi si avvicina all’Associazione.

L’invito è di proseguire con le iniziative già in atto, mantenendo sempre lo spazio di accoglienza e supporto alle famiglie con gli sportelli e i gruppi di auto-aiuto.

Elena Fioraso, dietista, si racconta a Midori

Elena Fioraso, dietista e collaboratrice per progetti finanziati dall’Associazione Midori, ha scelto di raccontarsi.

Da quando è iniziata la sua collaborazione con Midori quali sono stati o sono i progetti che l’hanno coinvolta?

Sono stata contattata dalla Presidente Antonella Cornale che mi ha proposto di collaborare. Midori la conoscevo perchè avevo chiesto di fare tirocinio al Centro Provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Vicenza e lì l’ho scoperta. Ho seguito in tutto tre progetti da agosto 2021, in supporto ai due dietisti che già c’erano.

Il primo progetto che ho seguito (finanziato con risorse del 5×1000) mi ha impegnata al day hospital e in ambulatorio, a seguito del notevole aumento dei casi (situazione aggravata dagli effetti post-Covid).

Nel secondo è stato finanziato dalla Chiesa Valdese e si è concluso a dicembre 2022, il mio lavoro consisteva nella gestione dei pasti a domicilio, ossia l’assistenza durante i pasti con l’aiuto e l’affiancamento anche della psicologa.

Il terzo e ultimo progetto (finanziato con una donazione) si è reso necessario per coprire provvisoriamente la sostituzione di una dietista; sempre al day hospital ma anche al bisogno per alcune visite ambulatoriali.

Come ha vissuto questi incarichi e cosa le hanno portato a livello personale e professionale?

Mi ha fatto molto piacere la proposta di rinnovare la collaborazione.

Nei disturbi alimentari si vedono spesso situazioni molto difficili e si ha a che fare con ragazzi a volte anche molto giovani, principalmente dai 12 ai 19 anni.

Purtroppo non si tratta di intervenire su una semplice patologia, ma di situazioni più complicate che coinvolgono a 360° la persona.

In questo senso, rispetto agli altri centri privati in cui ho esercitato, ho avuto la possibilità di lavorare in equipe e conoscere anche il lavoro di altre figure, perchè ogni singolo ragazzo è preso in carico da diversi professionisti.

Ci sono tante persone che collaborano per lo stesso caso.

L’Associazione Midori cerca di essere in prima linea nella sensibilizzazione dei disturbi alimentari e nel supporto al Centro DCA, secondo la sua esperienza com’è cambiata la conoscenza di queste patologie?

Rispetto ad anni fa, quando i disturbi alimentari non erano considerati come una malattia, c’è molta più ricerca del problema e informazione anche attraverso le scuole.

Il covid e l’emergenza sanitaria hanno causato una crescita esponenziale dei casi, quindi l’attenzione si è inevitabilmente alzata.

In questi ultimi tempi, poi, si è abbassata tanto l’età media di insorgenza, ma forse questo dipende anche dal fatto che adesso c’è più consapevolezza e quindi ci si accorge prima.

Un consiglio e un augurio per l’Associazione Midori

Per me Antonella e tutti i volontari stanno facendo un ottimo lavoro, sono molto preparati.

La mia speranza e l’augurio è che riescano ad avere sempre più fondi e a farsi conoscere di più così da riuscire a portare avanti tante attività di informazione e sensibilizzazione.

Serata di incontro con i soci di BCC Verona e Vicenza

Lunedì 30 gennaio 2023 Antonella e Sonia hanno partecipato, presso il Viest Hotel di Vicenza, alla prima delle quattro serate di incontro per i Soci, organizzate dalla Banca BCC VERONA E VICENZA.

Scopo di queste serate è la condivisione della banca con i propri soci, non solo dei risultati di azioni in sé, ma soprattutto del valore che la banca dà alle persone, ai progetti e alle iniziative che loro supportano sul territorio.

Midori è stata ritenuta e continua ad essere meritevole del contributo e del supporto di BCC Verona e Vicenza per la capacità di intercettare i bisogni dei giovani e attivare modalità innovative per offrire loro aiuto. Siamo stati definiti “Testimoni di buone pratiche”.

L’emozione per esserci e nel ricevere questo premio è stata fortissima.

Sonia che ci ha fatto da reporter, ha potuto poi parlare con alcuni presenti e portare ulteriore testimonianza di cosa facciamo e chi siamo.

Ci ha fatto particolarmente piacere essere tra le associazioni scelte per questo premio, e questo riconoscimento lo dedichiamo di cuore a tutti i nostri volontari, che ogni giorno con il loro operato, creano consapevolezza e seminano speranza e forza.

Noi vogliamo sentitamente ringraziare Banca BCC VERONA E VICENZA per il supporto che ci dà, in particolare la direzione generale ed il presidente, ma soprattutto ringraziamo lo staff del gruppo Soci, per la cortesia, disponibilità e sensibilità con la quale si rapportano con noi.

Midori nelle scuole

Da mercoledì 2 novembre 2022 i volontari di Midori hanno avuto la possibilità, grazie al contributo del Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo, di presenziare in alcune scuole del territorio vicentino portando la sensibilizzazione ai ragazzi sul tema dei disturbi del comportamento alimentare.

Il progetto prevede non solo interventi diretti con gli studenti, ma anche la formazione degli insegnanti.

Per approfondire le attività e gli obiettivi del progetto visita questa pagina.

Il Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo non è la prima volta che ci sostiene, ma in questo caso è stato davvero prezioso per il proseguo dell’iniziativa.

    

In contemporanea, abbiamo lavorato anche con il provveditorato in previsione dell’uscita della guida “Ascoltare..tra le righe”. Il nostro obiettivo, infatti, era di divulgarla a insegnanti e psicologi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado.

Il provveditorato ha accolto la nostra richiesta e, in occasione della conferenza di servizio del 15 dicembre 2022, ha distribuito la guida a tutti i capi di istituto presenti facendosi carico di darne riscontro in un incontro previsto per la primavera 2023.

Troviamo questa apertura del provveditorato molto promettente e di buono auspicio per la riuscita e la divulgazione della guida e ringraziamo tutti per l’impegno profuso.

La prima scuola in cui abbiamo consegnato personalmente la guida è stato l’IPSIA di Valdagno, in cui insegnava Sabrina, professoressa a cui è dedicata l’iniziativa di formazione nelle scuole dell’Associazione Midori e a cui è stata dedicata la piantumazione di un albero nel giardino della scuola.

Convegno “I giovani e i disturbi alimentari. Quali sono i campanelli d’allarme? Le cure? Facciamo rete con lo sport e la scuola”

Il 1 dicembre 2022 nella Sala Foscola di Palazzo Barbaran a Castelgomberto, si è tenuto un importante incontro sul tema dei disturbi alimentari organizzato dalla nostra Associazione e patrocinato dal Comune di Castelgomberto.

La Presidente, Antonella Cornale, racconta:

”Midori ha un gruppo forte e coeso, ed il lavoro di squadra viene sempre fuori.

La nostra volontaria Sonia che è del paese si è spesa a bomba per la riuscita di questa serata.

Eravamo molto emozionate tutte e due, io perché non sapevo cosa aspettarmi, lei per paura che vi partecipassero in pochi.

Le foto ci dicono che è andata oltre ogni aspettativa. Almeno secondo noi è stato un successo.

Grazie di cuore a tutti i presenti che hanno scelto di venire ad ascoltarci, e alle mamme del gruppo di auto mutuo aiuto presenti che con i loro sguardi ci hanno dato sostegno.”

Un grande ringraziamento va anche all’assessore Sperotto Ornella per aver tanto voluto questo incontro, al dottor Enrico Ceccato ed al dottor Paolo Meneguzzo, per la chiarezza e disponibilità.

Ascoltare tra le righe

Una guida ai disturbi del comportamento alimentare per insegnanti e psicologi scolastici

È noto come i tempi di individuazione del problema e quindi del passaggio alla cura di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, talvolta siano lunghi e spesso coincidono anche con il periodo scolastico, visto l’esordio anche in giovanissima età.

Abbiamo riscontrato attraverso i racconti di molti genitori e durante i nostri interventi di sensibilizzazione nelle scuole, l’esigenza degli insegnanti di capire di più, di avere risposte a domande frequenti che si ponevano a sé stessi e alle famiglie; abbiamo quindi cercato uno strumento che fosse di aiuto per loro.
Una delle nostre mamme, Marta, un giorno ci ha parlato di una guida americana che poteva fare al caso nostro, e dalla sua intraprendenza è nato il progetto.
Ci ha fatto capire che era arrivato il momento di costruire un dialogo ancora più incisivo con il mondo della scuola, fatto di persone sensibili che insegnano.
Abbiamo quindi chiesto l’autorizzazione alla NEDA ed abbiamo tradotto, ridotto e adattato alla scuola italiana questo vademecum.
È stato un grande lavoro di squadra, interrotto dal Covid e ripreso quest’anno.

Ringraziamo:
– Marta Borgato, genitore attivista e ideatrice del progetto.
– Federica Zanella, volontaria traduttrice e compositrice della guida.
– D.ssa Alessandra Sala, consulente scientifica e sostenitrice dell’idea.
– Sara Isello, realizzatrice grafica.
– Gli insegnanti che hanno letto le bozze e ci hanno dato il loro parere.
– Le famiglie, che con le loro esperienze hanno ispirato la guida.
– D.ssa Nicoletta Morbioli, per averci creduto e sostenuto.

Vogliamo dare un messaggio forte agli insegnanti che leggeranno la guida.
Anche loro possono contribuire ed essere parte attiva e costruttiva in queste situazioni di malattia, il loro supporto è fondamentale!
Con la mano tesa e fiduciosi di costruire nuove relazioni di collaborazione, vi auguriamo una buona lettura!

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Incontro “Disturbi del comportamento alimentare: conoscere per capire e prevenire. L’emergenza giovani.”

Mercoledì 9 novembre 2022 alle ore 18:30 abbiamo partecipato a un incontro gratuito di sensibilizzazione, richiesto dal Comune di Schio e organizzato con il coinvolgimento dell’ULSS 7 “Pedemontana”, l’Informagiovani di Schio e Midori.

L’incontro è stata occasione per sensibilizzare e informare la cittadinanza ed in particolare gli insegnanti sui Disturbi del Comportamento Alimentare.

La partecipazione è stata numerosa e per questo ringraziamo tutte le persone che hanno voluto dedicarci il loro tempo.

Midori attraverso la voce della nostra Presidente, Antonella Cornale, ha potuto raccontare le proprie attività e portare una testimonianza di malattia ma anche di superamento della stessa.

Il messaggio che si è voluto trasmettere è di non scoraggiarsi e di chiedere aiuto subito perché, rispetto al passato, ci sono molte informazioni e servizi a disposizione.
La neuropsichiatra dell’ULSS 7 dott.ssa Tripodi e la psicologa dott.ssa Brazzale hanno sottolineato l’importanza di non sottovalutare situazioni di disagio che insorgono anche in giovane età, meglio approfondire piuttosto che rinviare.
L’occasione è stata importante per dare riscontro della “rete” di collaborazione che si sta creando tra servizi del territorio e associazione dei familiari.