Le attività di supporto che Midori offre da tempo in modo indiretto per i/le pazienti afferenti al Centro Provinciale disturbi alimentari di Vicenza, sono attività ad alta valenza riabilitativa, con approcci specifici tramite specialisti formati sui DNA.
Ultimamente sono stati elaborati diversi progetti, con una particolare attenzione verso gli adolescenti e preadolescenti affetti da disturbi da disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (anoressia, bulimia, BED), pensati in collaborazione con l’equipe medica, allo scopo di favorire una maggiore aderenza ai percorsi di cura.
Tra questi, citiamo pratiche riabilitative come yoga, (questo approccio aiuta a trasformare la percezione del corpo:), la pet-therapy (che favorisce l’interazione con gli animali), l’arteterapia e la musicoterapia (sperimentare una modalità di comunicazione differente che utilizza principalmente il canale non verbale). I pasti assistiti a domicilio sono altri interventi riabilitativi, sempre rivolti ai pazienti del Centro e alle loro famiglie, con un supporto specializzato.
Progetti nelle scuole
I progetti che sosteniamo nelle scuole hanno obiettivi distinti: per gli studenti delle classi 2° della scuola media fare “educazione alimentare”, per gli studenti delle classi seconde superiori, portarli ad una maggiore consapevolezza sulla propria autostima, sull’accettazione di sé e del proprio corpo.
In entrambi i progetti, per gli insegnanti proponiamo una attività formativa ed inclusiva.
Da tempo sosteniamo l’importanza di coinvolgere maggiormente gli insegnanti e quindi “fare rete” con la nostra Associazione, così che possano cogliere in modo tempestivo i vari segnali di sofferenza dei propri alunni e possibilmente attivarsi.
Aiuto ai familiari
L’aiuto alle famiglie è per noi un obiettivo primario. Per questo motivo abbiamo attivato gli Sportelli di Ascolto e di prima informazione, nonché due gruppi di Auto Mutuo Aiuto e organizziamo eventi informativi. Sono tutti strumenti molto rilevanti in un percorso contro i DNA, in quanto permettono di mettere in contatto famiglie con esperienze di malattia spesso simili. La possibilità di confrontarsi con altre famiglie contribuisce a lenire il senso di impotenza e di solitudine che queste malattie determinano, soprattutto nelle fasi iniziali o quando non avviene una completa guarigione. In altri momenti abbiamo realizzato specifici progetti di supporto per i fratelli ed i nonni.
