Se sei preoccupato per qualcuno che soffre di un disturbo alimentare è importante incoraggiare la persona a cercare un trattamento il più rapidamente possibile, per essere sicuri di poter recuperare la salute quanto prima.
Il trattamento è solo un aspetto del percorso di recupero e ci sono altri modi, al di fuori del programma di trattamento della persona amata, con i quali puoi svolgere un ruolo vitale nell’aiutarla a migliorare, indipendentemente dalla tua relazione con loro. Ad esempio puoi essere disponibile all’ascolto, aiutarla a fare la spesa, supportarla dopo i pasti ecc ecc.
Infine ricorda, una delle cose più importanti che puoi fare per la persona amata è prenderti cura di te stesso.
Suggerimenti generali per aiutare una persona che soffre di un disturbo alimentare:
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Informati sui disturbi alimentari da professionisti specializzati in DCA o associazioni che si occupano specificamente di tali disturbi. Qui puoi trovare i centri di cura pubblici e convenzionati nel Veneto
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Fai presente alla persona che non deve sentirsi in colpa.
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Chiedi a chi soffre come si sente e a cosa pensa, piuttosto che fare ipotesi.
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Evita di discutere di peso, forma, cibo e diete di fronte alla persona che soffre e inizia (o continua) ad avere anche tu un rapporto equilibrato con il cibo e con l’esercizio fisico.
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Ricordati che le cose possono cambiare e rassicura la persona che soffre che il recupero è possibile.
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Chi soffre potrebbe dirti di lasciarlo da solo o che non puoi fare nulla per aiutarla: in questi casi può essere utile ricordare alla persona che puoi percepire la sua angoscia e quanto sia difficile la sfida che sta affrontando e che tu sei lì se ha bisogno di te.
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Cerca di individuare i tuoi comportamenti (che metti in pratica per aiutare a ridurre l’angoscia della persona amata), ma che in realtà rinforzano il disturbo: per esempio cucinare pasti diversi, accompagnare la persona a fare esercizio fisico, ripulire se vomita, ecc….
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I pasti possono essere davvero difficili sia per chi soffre di un disturbo alimentare sia per chi lo sostiene. Ma ci sono comportamenti che puoi mettere in atto per agevolare sia te sia chi soffre durante i pasti:
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Assicurati di avere tutto il necessario per il pasto pianificato per evitare cambiamenti dell’ultimo minuto che potrebbero aumentare l’ansia.
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Se stai mangiando insieme alla persona che soffre, pianifica con lei cosa mangerai, a che ora, chi altro sarà lì e pensa alle porzioni.
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Chiedi alla persona malata cosa sarebbe più utile durante i pasti. Alcuni esempi di cose che hanno aiutato altre persone: accendere la televisione o la radio, colorare le tovaglie, fare un puzzle o essere coinvolti in una conversazione. Prepara un elenco di tecniche di distrazione che si possano utilizzare quando sono in difficoltà: questo potrebbe essere utile anche al di fuori dei pasti.
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Mantieni la conversazione neutrale durante i pasti, evita di discutere argomenti come le diete, l’esercizio fisico o le modalità di trattamento.
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Stabilisci una routine per distrarsi dopo i pasti, trovando uno spazio per parlare di come si sente
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Se il malato non riesce a fare la spesa da solo perché legge tutte le etichette nutrizionali e la sua ansia così diventa ingestibile, offriti di fare la spesa per lui o vai insieme per aiutarlo.
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Le persone che si abbuffano possono avere difficoltà con l’abbondanza di cibo nei supermercati; quindi scrivere un elenco e fare acquisti insieme può essere utile. Anche Lo shopping alimentare via Internet può essere utile per alcune persone.
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I multipack di cibi che sono fobici per il malato possono generare molta ansia, in particolare se si tratta di un cibo che la persona tende a limitare o a consumare in modo esagerato. Acquistare il cibo come un singolo pezzo anziché come parte di una confezione multipla potrebbe essere più gestibile da parte della persona malata.
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Spesso durante il trattamento, i cibi evitati dovranno essere reintrodotti. Pianificare il giorno e l’ora in cui ciò avverrà insieme all’equipe medica e fare acquisti insieme, può aiutare affinché questo processo venga percepito come maggiormente sotto il controllo da parte della persona malata.
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Nelle persone con disturbi alimentari restrittivi, mangiare di nuovo regolarmente può provocare disagi fisici come mal di stomaco e sensazione di sazietà molto rapidamente – è importante seguire i consigli dell’equipe medica per gestire questa eventualità.
Le ore serali sono spesso il momento più vulnerabile per le persone che si abbuffano: chiedi alla persona cosa puoi fare per aiutarla in questi momenti.
L’IMPORTANZA DI SOCIALIZZARE
Le persone con disturbi alimentari possono isolarsi socialmente e potrebbe essere necessario fare uno sforzo maggiore del solito per farli sentire inclusi e impedire loro di isolarsi.
Anche se il loro disturbo alimentare li induce a ritirarsi, continua a invitarli a unirsi alle attività di gruppo e familiari.
Pensa a eventi sociali che non ruotino attorno al cibo o all’esercizio fisico, come provare diversi mestieri o giocare a giochi da tavolo.
Prenditi del tempo per discutere di argomenti al di fuori della malattia e del trattamento – questo può sembrare molto complicato ma la persona amata è ancora lì, nonostante il disturbo alimentare.
Aiuta la persona a provare nuovi hobby o ritornare agli hobby che la divertivano. Se la persona amata ha praticato sport o attività fisica prima di sviluppare un disturbo alimentare e questo è diventato un problema, assicurati che consulti l’equipe medica per trovare il modo migliore per gestirlo.