In linea con gli obiettivi di miglioramento indicati a conclusione del primo bilancio sociale il direttivo dell’Associazione Midori ha approvato un progetto/laboratorio per tutti i suoi volontari, con lo scopo di evidenziare competenze ed abilità di ciascuno, riconoscere e valorizzare il bene che viene donato, condividere le attività associative che si stanno ulteriormente ampliando.
Il laboratorio denominato “I volontari di Midori: le fondamenta del valore” è stato avviato con un incontro svoltosi sabato 18 settembre presso la Casa delle Associazioni di Montecchio, ove la presidente Antonella Cornale ha ripercorso gli ultimi anni di attività di Midori ed ha presentato Marisa Cacciavillan, che, oltre a seguire la redazione del bilancio sociale, avrà il ruolo di coordinatore dei volontari.
Per favorire un buon clima associativo è infatti fondamentale assegnare ad una persona il compito del coordinamento dei volontari al fine di monitorare il tipo e il livello di motivazione nel tempo, raccogliere critiche e suggerimenti per migliorare il lavoro, organizzare momenti di supervisione e valutazione, gestire e aiutare a risolvere le piccole incomprensioni che possono nascere tra persone; le organizzazioni più attente, per quanto piccole, cominciano a maturare la consapevolezza della necessità di questa figura riconoscendo nei volontari la risorsa prima e più preziosa dell’organizzazione.
Il laboratorio si svolgerà, in via sperimentale, da settembre 2021 a marzo 2022 e prevede un’attività di accompagnamento periodico dei volontari, con supporto al bisogno, e il percorso formativo di quattro incontri “Essere volontari dell’Associazione Midori” affidato alla dott.ssa Maria Luisa Quadri, ospitati presso la Casa comunale delle Associazioni a Montecchio Maggiore.
La dott.ssa Maria Luisa Quadri oltre ad essere psicologa e psicoterapeuta, ha svolto per decenni attività formativa sul territorio, dedicandosi in particolare al mondo femminile e più di recente anche ai contesti familiari che vivono situazioni di disturbo del comportamento alimentare, fenomeno purtroppo in crescita.
Si è occupata anche di formazione nell’ambito del Terzo Settore e Le chiediamo quindi quali siano gli obiettivi primari di questa attività per Midori.
“Dal confronto con la Presidente Antonella Cornale e dagli obiettivi di miglioramento dell’Associazione evidenziati dal bilancio sociale 2020 gli scopi principali dell’attività formativa per i volontari di Midori sono comprendere la particolarità e la delicatezza del ruolo di volontario in un’associazione che si occupa di Disturbi del Comportamento Alimentare, riflettere sull’interazione tra la propria storia personale e la scelta di questo volontariato, focalizzare l’importanza di essere parte incidente e riconosciuta nell’azione dell’Associazione, quale fattore di benessere personale e di gruppo. Si adotterà una metodologia attiva in cui i partecipanti sono posti in situazioni esperienziali, con progressivi livelli di approfondimento, lavorando anche sui vissuti personali, mantenendo come riferimento la motivazione dell’azione umana, l’autostima, ma anche il senso di appartenenza e di riconoscimento del gruppo”.
Gli incontri si sono svolti dal 23 settembre al 25 ottobre, finalmente in presenza (con green pass) e anche il potersi ritrovare ha rappresentato un’importante occasione per riprendere le fila da prima del lockdown, anche se purtroppo alcune attività, come ad esempio il volontariato ospedaliero, non hanno ancora potuto riprendere.
Il laboratorio, di cui la formazione ha rappresentato un elemento importante, proseguirà con altri incontri periodici e rappresenterà un’opportunità per migliorare la vita associativa, ove è indispensabile che il volontario si senta non solo utile e valorizzato, ma anche sostenuto.
La pandemia ha messo in evidenza come i contesti possano cambiare anche radicalmente e come sia necessario adattare a situazioni nuove, non sempre positive purtroppo, sia noi stessi che le attività svolte. Il senso è quindi aiutare ogni volontario a verificare, con se stesso anzitutto, quale sia il contributo che più è in grado di dare affinché il suo servizio sia utile e dia nel contempo benessere a sé e agli altri; non basta fare il bene infatti, ma bisogna anche farlo bene, per citare Diderot. La formazione in particolare serve anche a questo, a individuare i volontari dello “stare”, cioè coloro che hanno le attitudini, le competenze e la volontà per relazionarsi direttamente con il malato, e i volontari del fare, cioè il gruppo in cui rientrano i volontari che scelgono di non confrontarsi con situazioni caratterizzate da grande sofferenza e dolore, ma che sono invece più competenti e motivati a svolgere le attività funzionali all’Organizzazione a cui appartengono (attività di segreteria, amministrazione, archivio) e ad operare in ambito promozionale e di sensibilizzazione della cittadinanza (raccolta fondi, organizzazione di eventi, promozione sul territorio).
Un altro scopo fondamentale del laboratorio è rendere consapevoli i volontari del fatto che la loro attività genera un valore che un po’ alla volta è importante sono solo riconoscere, ma anche documentare.
Nel lavoro di realizzazione del primo bilancio sociale dell’Associazione, nel 2020, è stato tracciato un primo percorso del cambiamento per riflettere su cosa cambiava nei destinatari grazie alle azioni di Midori, qual era in altre parole l’effetto, l’impatto del valore sociale generato. Per migliorare questa tracciabilità sono stati messi a disposizione alcuni semplici questionari che saranno utilizzati in parte dai volontari e in parte da chi usufruisce dei servizi, per monitorare un “prima” e un “dopo”, si potrà costruire così, insieme agli stakeholders (i portatori di interesse), il percorso del valore di Midori.
Infine il gruppo dei volontari vorrebbe crescere, si individuerà uno slogan che lo identifichi e che, congiuntamente ad un’immagine, aiuterà a comunicare anche all’esterno l’identità dei volontari di Midori per poter dire: unisciti a noi!